Comprendere i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA): Guida Essenziale
- Daniela Vinci
- 16 ott
- Tempo di lettura: 2 min

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rappresentano un insieme di condizioni cliniche che interessano specifiche abilità fondamentali per l’apprendimento scolastico. Riconosciuti dalla Legge 8 ottobre 2010, n. 170, i DSA includono dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Nonostante si manifestino in individui con un funzionamento intellettivo adeguato all’età, le loro conseguenze possono influenzare diversi ambiti della vita quotidiana.
Quali i principali Disturbi Specifici dell’Apprendimento?
Dislessia Evolutiva: Il Disturbo specifico della Lettura
La dislessia si caratterizza per una minore correttezza e rapidità nella lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per l’età e la classe frequentata. Già nella scuola dell’infanzia è possibile identificare segnali di rischio, come difficoltà nella consapevolezza fonologica o nella memoria a breve termine. Tuttavia, la diagnosi formale richiede un’osservazione approfondita nel contesto scolastico. La Dislessia evolutiva, in quanto disturbo del neurosviluppo, tende a cambiare espressività in funzione della fase evolutiva in cui si trova il bambino e in base al livello di istruzione raggiunto
Disortografia Evolutiva e Disgrafia Evolutiva: I Disturbi della Scrittura
Per Disortografia Evolutiva si intende una fatica nei processi di transcodifica ortografica. Infatti, si notano lentezza esecutiva nella realizzazione dei grafemi ed errori di vario tipo frequenti, tale lentezza non dovrebbe essere attribuita ad una scarsa abilità nella fluenza del gesto motorio. Per la Disgrafia Evolutiva invece, la diagnosi viene generalmente effettuata dopo il terzo anno della scuola primaria, è un disturbo specifico dell’apprendimento che si caratterizza per la difficoltà nel riprodurre graficamente segni numerici e alfabetici, con compromissione di rapidità e leggibilità
Discalculia Evolutiva: Il Disturbo del Calcolo
La Discalculia evolutiva è un Disturbo Specifico Dell’apprendimento che riguarda non solo l’acquisizione del calcolo (calcolo a mente, fatti aritmetici, calcolo scritto), ma anche aspetti relativi al numero e alla quantità. La definizione proposta dal DSM-5 prende in considerazione anche abilità più complesse come il ragionamento matematico e il problem solving, specificando la gravità dei sintomi. La diagnosi richiede un’analisi complessa, considerando anche eventuali comorbilità con altri disturbi del neurosviluppo.
Valutazione e Intervento nei DSA
La diagnosi dei DSA non si limita alla classificazione nosografica, ma include una valutazione funzionale delle competenze cognitive compromesse. Tra queste troviamo funzioni attentive, memoria di lavoro, funzioni esecutive e abilità linguistiche e visuo-spaziali. Questo approccio multidimensionale è essenziale per progettare interventi personalizzati, che possono includere riabilitazione, potenziamento e strategie didattiche mirate.
In conclusione

Affrontare i DSA significa riconoscere la loro complessità e adottare un approccio integrato che consideri sia gli aspetti clinici che quelli educativi. La comprensione dei fattori di rischio e protezione, insieme alla collaborazione tra famiglie, insegnanti e specialisti, è cruciale per
supportare al meglio il percorso di crescita e apprendimento dei bambini con DSA.
Istituto Superiore di Sanità (ISS) (2022). Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Aggiornamento e integrazioni. Roma, 20 gennaio 2022

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